Tessere sportive di prigionieri di guerra in Kenya
Circa venti anni fa in Calabria, dove mi trovavo per servizio, da buon collezionista sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo per le proprie collezioni trovai, in uno dei soliti mercatini domenicali, alcune corrispondenze provenienti tutte da uno stesso campo di prigionia del Kenya. All’epoca mi interessavo soprattutto di storia postale e della corrispondenza dai campi di prigionia di tutto il mondo anche se non disdegnavo di incrementare la mia raccolta sul calcio e su altre miriadi di tematiche.
Accordatomi sul prezzo presi tutte le buste e quando poi con calma incominciai ad aprirle mi accorsi, con grande stupore, che una di queste conteneva dei cartoncini che si rivelarono essere delle tessere di socio ad alcune società sportive di un campo di prigionia in Kenya.
Rividi immediatamente nella mia mente le immagini del film “Fuga per la vittoria” con l’indimenticabile rovesciata del grande Pelè e pensai subito a qualche partita del genere fra italiani ed inglesi. Passata la sorpresa controllai con calma tutto e mi resi conto di aver trovato qualcosa che mi avrebbe permesso di inserire nella mia raccolta dedicata al calcio, dei pezzi unici relativi ad un periodo avaro di documenti calcistici. Si trattava di alcune tessere appartenute ad un militare italiano richiuso nel Campo per Evacuati Italiani 1B di Nyeri in Kenya. La sua prigionia, iniziata nella prima metà del 1941, si era conclusa nel luglio del 1946.
Dall’esame delle tessere appare verosimile che il loro possessore si sia iscritto inizialmente nel 1941 all’ A.S. LIBERTAS e che nel 1942 questa Associazione abbia mutato il proprio nome in “A. S. LIBERTAS NOVA“. Dal 1945 risulta socio anche del “G. S. VITTORIA“, probabilmente per praticare un altro sport. I nomi delle società sportive sono tutto un programma, proprio adatti a dei prigionieri. Sempre dalle tessere si evincono le vittorie dell’A.S. Libertas Nova: una Coppa Castellani nel 1942, due Campionati di calcio nel 1943 e 1944.
Non si tratta del Carlo Castellani a cui è intitolato l’attuale stadio dell’Empoli. Per conoscenza Carlo Castellani, durante la seconda guerra mondiale, sospettato di far parte della Resistenza, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, in Austria, dove morì nel 1944.
Molti dei prigionieri rinchiusi a Nyeri rientrarono in Italia solo dopo il luglio 1946. Furono imbarcati a Mombasa per Suez e poi smistati nei campi di prigionia Alleati in Egitto in attesa di essere condotti in ferrovia ad Alessandria per essere successivamente imbarcati sulle navi dirette in Italia, generalmente a Taranto.
Per la cronaca la città di Nyeri, situata nella zona centrale del Kenya, a 155 Km a nordest di Nairobi, è molto vicina al Monte Kenia. Tale vicinanza indusse alcuni prigionieri veneti e trentini a fuggire dal campo e tenare una scalata del monte. Furono catturati dagli inglesi mentre tentavano l’impresa: erano completamente senza attrezzature, né scarpe. Condannati e messi in isolamento, dichiararono che “una bella scalata vale un po’ di prigione“.
Nyeri è famosa anche per il Sacrario Militare Italiano dove riposano 657 militari italiani fra cui Amedeo di Savoia-Aosta, l’Eroe dell’Amba Alagi, deceduto nella prigionia di Dònyo Sabouk a 3 km dal campo per prigionieri di guerra 357, sempre in Kenya.
La città ospita anche la tomba di Robert Baden-Pawell (1847-1941), fondatore del movimento scout.
a cura di Francesco Tria